Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la navigazione. Utilizzando il sito si intende accettata la Cookie Policy. Per maggiori info >

Ok
Indietro
12giugno2019

Libero - La svolta green nelle residenze per anziani

Immagine news

12.06.2019 - Altro che edifici vetusti, con camerate a quattro letti e bagno in corridoio, gestiti alla meno peggio. Al contrario, le residenze per anziani sono sempre più verdi e tecnologiche, almeno quelle private, la cui azione ha determinato una notevole crescita di tutto il comparto delle residenze socio-sanitarie per anziani, tanto sul piano dei servizi quanto su quello della costruzione delle nuove strutture.

Un caso interessante di svolta green e tecnologica arriva da “Sereni Orizzonti”, il gruppo friulano primo in assoluto in Italia per tasso di crescita nel settore (da ormai cinque anni il suo fatturato registra un incremento annuo del 30%). L’azienda guidata da Massimo Blasoni costruisce una media di dieci nuove residenze all’anno: edifici che ospitano dai 90 ai 120 anziani non autosufficienti in camere singole o doppie, attrezzati con ambulatori medici e palestre riabilitative per affrontare al meglio le disabilità fisiche e psichiche.

Questi immobili presentano caratteristiche innovative per quanto riguarda la domotica degli interni, l’ecosostenibilità e il risparmio energetico. Realizzati in classe energetica A3, producono autonomamente circa 250.000 kWh di energia (pari al 60% del loro intero fabbisogno), con una riduzione complessiva dell’emissione in atmosfera di oltre 100.000 Kg all’anno di anidride carbonica. Un risultato notevole ottenuto grazie all’impianto fotovoltaico sul tetto, all’impianto solare termico per uso sanitario e riscaldamento, al recuperatore termodinamico del calore contenuto nell’aria espulsa e alla pompa di calore ad alta efficienza che in gran parte utilizza energia rinnovabile.

Intorno a ciascun nuovo edificio non mancano ovviamente spazi verdi attrezzati, nei quali svolgere anche attività di giardinaggio e orticoltura. In alcuni casi viene anche progettato un “giardino della memoria” capace di sollecitare i sensi e le capacità cognitive degli ospiti malati di Alzheimer grazie a una selezione di piante con una naturale distribuzione cromatica così come ad aree aromatiche che emettono profumazioni intense al solo tatto.  Da questi investimenti privati trae beneficio anche il verde gestito dal Comune, che in sede di compensazione degli oneri urbanistici spesso richiede all’azienda il ripristino di giardini pubblici ormai degradati. 

«Una pubblica amministrazione impiega in media cinque anni per costruire una residenza per anziani. Noi lo facciamo in poco meno di un anno e con costi inferiori di un terzo» spiega Massimo Blasoni. «Costruire edifici che non impattano sull’ambiente circostante e aiutano a non inquinare il pianeta è un motivo di orgoglio, che si aggiunge a quello di generare nuova occupazione e promuovere un servizio socialmente utile».