Momenti di gioia e ricordi del
passato hanno accompagnato la grande festa organizzata dai responsabili della
casa di riposo dove la signora ultracentenaria risiede
Centotrè
anni e non sentirli. Sembra una frase cucita addosso a Irma Galli, classe 1915,
che con disinvoltura ha spento le candeline della torta per le sue 103
primavere. Con la battuta sempre pronta nonna Irma fa divertire gli anziani e
lo staff della residenza “Villa dei Fiori” di Savigno, nel bolognese, dove è ospite da qualche
anno e, nonostante gli acciacchi dell’età, ha un’energia invidiabile. In
occasione della sua festa di compleanno non sono però mancati i ricordi di una
vita fatta di sacrifici e di una guerra dura che per due volte le ha distrutto
la casa, costringendola a fuggire. “Ricordo che durante i bombardamenti legavo
la bambina sulla mia schiena con un fazzoletto e ci nascondevamo sotto i canali
per riparaci. – racconta la signora Galli – E ogni tanto passava qualcuno a
portarci qualcosa da mangiare e da bere.” A 12 anni rimasta orfana di madre e
dopo l’arresto del padre partigiano, si trasferì a Genova e poi in Francia,
dove insieme a una zia trascorse quattro meravigliosi anni della sua vita a
Moier. “Gli Italiani non erano molto accettati, infatti non gradivano che
parlassimo il francese a meno che non avessimo avuto origini francesi. Ma
nonostante ciò a me piaceva stare in Francia, e ci tornerei anche adesso,”
conclude Irma che di tanto in tanto ricorda qualche parola di una lingua che le
era tanto cara. Rientrata in Italia lavorò per 25 anni allo stabilimento
bolognese della famosa “Idrolitina del Cavalier Gazzoni” e, oggi, con i suoi
103 anni la signora Galli è l’ospite più anziana della residenza del Gruppo Sereni Orizzonti.