Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la navigazione. Utilizzando il sito si intende accettata la Cookie Policy. Per maggiori info >

Ok
x

Scopri le nuove residenze in Germania e Spagna.

indietro
02maggio2018

BORGHETTO, LA SIGNORA GIORGINA BOANO SPEGNE 100 CANDELINE ALLA RESIDENZA PER ANZIANI "HUMANITAS"

Immagine news

Borghetto Santo Spirito. Una vita vissuta tra le difficoltà economiche ma sempre alla ricerca della cultura che tanto ama, quella della signora Giorgina Boano che ha festeggiato i suoi 100 anni nella residenza per anziani “Humanitas” di Sereni Orizzonti. Nata in una famiglia di contadini del Cuneese, Giorgina prosegue gli studi fino alla terza media e nel 1940 sposa “un bellissimo carabiniere di nome Guido”, come lei stessa racconta, dal quale avrà tre figli. Ancora oggi è vivo il ricordo della guerra e degli anni vissuti di stento per crescere i figli quando il marito viene mandato al fronte. Poi gli anni difficili della ricostruzione, passati tra stazioni di Carabinieri in paesi remoti, i figli che crescono e la nascita dell’ultimo figlio nel 1950 fino al congedo dall'Arma del marito, la disoccupazione e il trasferimento della famiglia nella grande Torino.

Il disagio economico la spinge a darsi da fare e così si inventa prima intervistatrice DOXA per poi rilevare una pensione con vitto in via Carlo Alberto e infine una profumeria, che gestisce fino agli anni della pensione, quando può finalmente dedicarsi alle sue antiche passioni: scrivere e dipingere. Una vitta ricca di peripezie dunque ma sempre votata alla crescita culturale che la porta addirittura a farsi sostenitrice della rinascita della Reggia di Venaria. Dopo averne scoperto l'allora stato di abbandono è proprio la signora Boano a sollecitare gli enti competenti per varare il Progetto di Ristrutturazione.

A festeggiar il centesimo compleanno di Giorgina c’erano anche il sindaco Giancarlo Canepa, che ha omaggiato la signora con un mazzo di fiori primaverili, e l’assessore ai servizi sociali Ester Cannonero oltre ai familiari e al personale della residenza, che da anni la assiste per via della sopraggiunta non-autosufficienza. Questo però non le ha fatto perdere il perenne sorriso e una gran voglia di vivere che la contraddistingue, circondata dall’affetto di figli e nipoti.